Contesto e obiettivo: la recidiva dell’affollamento della zona incisiva è di solito una sfida seria per gli ortodontisti e il raggiungimento dell’occlusione stabile a lungo termine dopo il trattamento è uno degli obiettivi primari del trattamento ortodontico.
La stabilità degli incisivi allineati è imprevedibile e la differenza è attribuita al tipo di malocclusione, alle procedure di trattamento, alla co-operazione del paziente, alla crescita e all’adattabilità dei tessuti molli.
Considerando le controversie in questo articolo, questo studio ha lo scopo di confrontare vari piani di trattamento utilizzati per l’allineamento dell’incisivo al fine di trovare quello più utile, che raggiunge la stabilità a lungo termine.
Metodi: lo studio ha incluso 120 casi di studio da 40 pazienti con età media di 23,1 anni e range da 15 a 38 anni.
I pazienti sono stati trattati senza estrazioni, estrazione singola dell’incisivo o estrazione dei premolari e sono stati valutati in tre punti temporali, compreso T1 (prima del trattamento), T2 (dopo il trattamento) e T3 (dopo il mantenimento).
I risultati sono mostrati dopo l’estrazione dell’incisivo più il trattamento ortodontico e la ritenzione: pretrattamento, fine del trattamento attivo, post-ritenzione.
Tecnica di misurazione
Indice di irregolarità definito come lo spostamento sommato dei punti di contatto anatomici adiacenti dei sei denti anteriori mandibolari.
Lunghezza dell’arco L1, L2 definita come la somma delle misure interne dai primi molari permanenti mandibolari al punto di contatto dell’incisivo centrale.
Risultati: la recidiva è stata osservata in tutti e tre i gruppi.
La media dell’indice di irregolarità dell’incisivo mandibolare era 0,37 ± 0,31, 0,37 ± 0,41 e 0,51 ± 0,47 nei gruppi senza estrazioni, con estrazione premolare e incisivo, rispettivamente.
L’analisi della varianza a una via ha suggerito che non vi era alcuna differenza significativa tra i tre gruppi in questo senso (P = 0,2).
Conclusioni: Dati i risultati di questo studio, sembra che la modalità di trattamento in termini di estrazione vs non-estrazione non sia un fattore determinante nella recidiva post trattamento.
Cosa è utile per noi:
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sapere intanto, come del resto era già ben noto dai lavori di Little, che le estrazioni non proteggono dalla eventuale recidiva
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che la decisone estrattiva o no dipenderà quindi da altre valutazioni sul tipo di affollamento ( dentale, parodontale, estetico, radiografico, cefalometrico ecc)
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la recidiva dipende anche da fattori “fisiologici” di cambiamento di forma e lunghezza della arcata, che , infatti, si osservano anche nei soggetti non trattati